La Gatta con gli Stivali
compagnia Teatro Magico
progetto e regia Rino Cacciola
da Charles Perrault
adattamento Sara Elena Rossetti, Rino Cacciola
con Tiziana Altobelli, Veronica Esposito, Katia Rossini,
Rino Cacciola
luci e suono Giorgio Lepri
produzione Casa degli Zotici APS
durata 60 min.
Pur mantenendo il mix di ingredienti fondamentali, questo adattamento mette in luce il conflitto tra paura e coraggio, coraggio che spesso non abbiamo per la poca fiducia in noi stessi. La gatta Fides riesce a dare coraggio al suo padrone e a far sì che si riaccenda la fiamma della fiducia. Anche il Re e la principessa hanno bisogno di ritrovare la voglia e la forza di credere in un futuro diverso e la gatta riesce a far nascere in loro fiducia e speranza, trovando infine il modo di sconfiggere l’orribile orco che da tempo domina sul regno incutendo paura a tutti.
Con ombre cinesi e canzoni dal vivo, La gatta con gli stivali ci mostra quanto quest’antica favola parli di noi e dell’uomo di oggi, del nostro mondo fatto di paure e alibi, di deboli speranze e di bisogno di ricominciare.
"La gatta con gli stivali", libero adattamento dalla favola di Charles Perrault di Rino Cacciola e Sara Elena Rossetti, viene premiato con una menzione speciale della giuria al salone del libro di Torino nella XII edizione del premio letterario INEDITO.
Il progetto rientra in un programma di sostenibilità, è volutamente privo di scenografie e utilizza la luce solo per una funzione narrativa. Per il coinvolgimento degli spettatori, grandi e piccoli che siano, si affida al ritmo del racconto originale, alla recitazione realistica degli attori e alla forza della musica dal vivo.
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A PROPOSITO DI TEATRO
Forse hai bisticciato coi tuoi genitori a diciott’anni, perché volevi darti al teatro ed essi erano contrari. Forse ti hanno chiesto perché volevi darti al teatro, e tu non hai potuto fornire una risposta ragionevole, poiché ciò che volevi fare nessuna risposta ragionevole può spiegarlo: volevi volare. Forse avresti fatto meglio a dire “Voglio volare”, anziché pronunciare quelle parole spaventose: “Voglio darmi al teatro”.
Edward Gordon Craig
Il teatro non è altro che il disperato sforzo di un uomo di dare senso alla vita.
Eduardo De Filippo
L’effimero che rende il Teatro, Teatro, il “qui e ora” - che un attimo dopo non è già più ciò che era un attimo prima - , la caratteristica più propria, unica, di questa forma d’arte scritta sulla sabbia che è il Teatro, diventa insieme la sua bellezza e la sua condanna.
Anna Ceravolo
Il teatro è una forma di felicità interrotta dall’esistenza.
Pino Caruso
Bisogna fare il teatro nell’entroterra del proprio io, questo è il mio consiglio, gridare forte la propria voce dal basso, da uno scantinato, da un vicolo buio… farlo con tutta la forza di cui si è capaci.
Emma Dante
Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso.
Gigi Proietti
Il mio scopo non è insegnarvi a recitare, il mio scopo è aiutarvi a creare un uomo vivo da voi stessi.
Kostantin Stanislavskij
Faccio il mio Teatro perché questa è la bellezza che offro in risposta alla distruzione del mondo. Lo faccio perché devo farlo.
Julian Beck
- Credevo tu odiassi il teatro.
- Odio anche la vista del sangue, ma l’ho nelle vene.
Charlie Chaplin